Oggi vedrò il mio educatore, mi manca.
Lavora in una casa con bambini lontani dalle loro famiglie, ho vissuto lì per un po'.
In quel posto odiavo il mio soggiorno, i miei educatori, odiavo tutto.
Il dolore affliggeva la mia anima e con l'odio combattei per redimerla.
In quella lotta è stato difficile per me vedere dove fosse la cura o la punizione.
A quel tempo, in quella casa, il mio educatore si lasciò riempire il suo sacco di odio.
Non so quanti sacchi abbia riempito, ma so che ce n'erano molti.
Quando ero vuoto ho iniziato ad accettare la mia realtà.
Le certezze fanno male, rompono i desideri, ti lasciano rotto.
Ma mi ha accompagnato su questa difficile strada.
Antonio Argüelles, Barcellona.
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